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Davvero la cavalla durante il parto fa tutto da sola?

di Chiara Del Prete, Chiara Di Maio* e Francesca Perina

Parte 1: Previsione del parto

Il parto è un evento naturale che avviene con modalità e tempistiche differenti tra le diverse specie ed è un errore pensare che negli animali non richieda particolari attenzioni come nell’uomo.

Nella specie equina il momento del parto risulta essere ancora più delicato che nelle altre specie poiché dall’inizio della fase espulsiva, con la 'rottura delle acque’, non devono trascorrere più di trenta minuti, altrimenti le possibilità di sopravvivenza del puledro si riducono drasticamente. Nella maggior parte dei casi il parto decorrerà in maniera fisiologica e regalerà uno spettacolo della natura. Invece nell’eventualità di una distocia, cioè di una qualsiasi difficoltà durante il parto, la tempestività di intervento può salvare la vita di fattrice e puledro. La presenza di qualcuno che controlli è necessaria affinché non si presentino problemi.

Anche se non potremo avere mai la certezza di quando la cavalla partorirà, alcuni segni clinici possono aiutarci a prevederlo. Le cavalle hanno la tendenza a partorire nelle ore notturne e in momenti in cui sono sole e tranquille. Circa quattro settimane prima del parto nella cavalla pluripara la mammella inizia a svilupparsi e la coda sembra più prominente (i muscoli della vulva e della groppa iniziano a rilassarsi) Pochi giorni prima del parto i capezzoli diventano turgidi e il giorno del parto si formano le cosiddette ‘perle’ o ‘cere’ sulla punta del capezzolo, è una piccola parte di secreto che fuoriesce all’esterno. Spesso invece, nella cavalla primipara l’evento si manifesta in maniera  differente poiché lo sviluppo della mammella e la formazione delle perle può avvenire in maniera repentina, anche a poche ore dal parto. Bisogna sempre segnalare al proprio medico veterinario quando si assiste a una preparazione troppo precoce della mammella con conseguente perdita di latte: tale condizione si può associare a placentite, patologia non rara nelle cavalle gravide.

Nelle ore precedenti al parto, la cavalla può presentare segni di irrequietezza: gira in circolo, alza la coda e urina spesso. Ma l’unico segno oggettivo di parto imminente è l’aumento della concentrazione di calcio nel secreto mammario, quantificabile solo usando uno dei numerosi test presenti in commercio.

Negli anni sono stati sviluppati una serie di dispositivi (es. trasmettitori vulvari, vaginali e da capezza) più o meno efficienti che ci possono avvertire dell’inizio della fase espulsiva del parto e che ci permettono di raggiungere la nostra fattrice per assisterla. La possibilità di videosorvegliare la fattrice risulta il metodo più efficiente perché permette di monitorarla costantemente senza disturbarla, permettendole di iniziare il parto in tutta tranquillità.

*Università degli Studi di Perugia §Medico Veterinario Libero Professionista

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